Una giornata diversa

 

Ho dovuto guardare sul calendario per ricordare da quanto tempo dura questa situazione perché ormai ho perso la nozione del tempo, cadenzato solo dal giorno che si alterna alla notte senza che ci siano più impegni, scadenze, obblighi se non quelli legati alla sopravvivenza. Sì perché ci siamo resi conto subito che non è una vacanza, o almeno molti di noi l’hanno capito e hanno smesso le loro abitudini per prenderne di nuove imposte dai numeri del contagio che continuano inesorabili a salire. Quando incominceranno a scendere? Non si sa. Sono cadute tutte le certezze e cerchiamo di aggrapparci ad ogni notizia anche solo leggermente positiva ma il sollievo dura poco, ne arriva subito un’altra che ci fa ripiombare nell’incertezza.

Non ho grossi problemi a far passare il tempo. Mi impegno in piccole cose quotidiane o in una pulizia speciale ma soprattutto leggo tutto il quotidiano, ne approfitto per vedere più film del solito e in generale più televisione. Non riesco ancora a concentrarmi per continuare o iniziare nuove letture. La radio è quasi sempre accesa. Sento al telefono o attraverso videotelefonate o skype i figli, i nipoti e gli amici:  Ho cercato persone che non sentivo da tempo per avere notizie della loro salute e altre mi hanno cercata; le ore passate al telefono sono consistenti e ne sono felice.

Tra poco ci sarà il notiziario della Protezione civile: quali saranno le novità?

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