Detenendo un corredo cromosomico xx riconosciamo in maniera oggettiva gli inevitabili disagi provocati nel corpo dal passare del tempo; primi tra tutti gli sbalzi d’umore e l’estrema sensibilità, a seguire la perdita di memoria ( la sola cosa che riusciamo a ritenere è l’acqua), le caldane , l’insonnia e i vari cedimenti.Tutti aspetti riconducibili agli stramaledetti ormoni alla cui mercé viviamo i nostri migliori anni.
Borse sotto gli occhi, pelle che assomiglia sempre più ad una pergamena del 1200, capelli più radi e peli corvini sul mento. Questo ti regala la menopausa.
La tragedia viene sfiorata quando l’uomo che hai accanto convinto di gratificarti afferma: “ Beh, certo, non vorrai pretendere di essere una ventenne e neanche una trentenne… Ma ogni età ha la sua bellezza, la tua, oggi, sta nella serenità dello sguardo e nella saggezza della tua esperienza.” E poi continua: “ Non puoi farci nulla , è una legge della natura , pensa che tra gli elefanti, sono proprio gli esemplari non più fertili a guidare il gruppo, a prendersene cura e a trasmettere le proprie conoscenze.”
Molto gentilmente ti ha paragonato ad una elefantessa , e forse un po’ le assomigli : i seni cascano, i fianchi si ingrossano, il giro vita sparisce.Non abbiamo più braccia muscolose, ma una piccola quantità di pelle che pende sotto le braccia, effetto “becco del pellicano”. Non facciamo più parte della categoria delle donne che possono permettersi di indossare camicette senza maniche.
“Che cosa posso indossare cercando di evitare l’effetto Baby Jane ?”
Questa è la grande domanda esistenziale che ci poniamo prima di uscire di casa .
Nella mesta epoca di trapasso verso il climaterio, realizziamo che la sola occasione in cui qualcuno ci chiede di metterci in “topless” è quando facciamo una mammografia.
Un tempo anche noi avevamo un corpo con cui sedurre e abbindolare, un corpo che non necessitava di manutenzione continua e che forse non ci è mai piaciuto. Quando finalmente, col passare degli anni abbiamo cominciato ad apprezzarlo e ad usarlo a favore o contro i maschi, all’improvviso quel corpo alleato ci abbandona e non resta che mascherarlo con sofisticati stratagemmi, perché ogni giorno che passa si apre una falla, un nuovo cedimento.
E allora ci prende l’irrefrenabile impulso di fermare una di quelle ragazzine così graziose, dal corpo sodo e dalla pelle che ancora non conosce l’ingiuria dei radicali liberi e gridarle: “Senti, tesoro, anche l’impero romano si è disfatto, succederà anche a te un giorno.”
In preda allo sconforto , corriamo ai ripari cercando di sopperire al crollo fisiologico ingollando tazze di tè verde e ingurgitando fitormoni e integratori vitaminici.Vaghiamo da un negozio all’altro sedotte da introvabili rimedi che ci auguriamo essere miracolosi e ci nutriamo di soia in tutte le sue preparazioni culinarie.
Unica rivincita contemplata in questo frangente è ricordare che tempo fa le donne arrivate a questo traguardo erano delle vecchie sdentate e incanutite, piegate in due dall’artrosi e deformate dalla gravidanza. Oggi, noi ragazze, possiamo combattere con dignità l’avanzata del tempo con la consapevolezza di entrare in una nuova fase della vita, meno turbolenta, più tranquilla, nella quale solo a tratti e sempre con minore forza si fanno sentire gli ardori della giovinezza.
Ogni età ha la sua ragione d’esistere e l’ironia può accompagnarci ad attraversarle tutte.
Alfa 49