Tempi difficili i nostri. Tempi confusi.
Da un lato i migranti che cercano asilo, dall’altro attentati e intolleranza. Un giorno ci chiediamo come sia possibile che ragazzi cresciuti in Europa possano sentire il desiderio o la necessità di immolarsi e causare stragi, in nome di chissà quale vendetta, il giorno dopo ci commuoviamo davanti ai cadaveri di adulti e bambini che il mare ributta sulle nostre spiagge.
Tener insieme il tutto risulta faticoso. Vorremmo poter dare a tutti una speranza, ma non capiamo bene cosa succederà a questa Europa ormai vecchia e stanca che accoglie e che rifiuta, che vorrebbe integrare ma non sa bene in che modo.
I nostri Stati sono attraversati da rigurgiti fascisti. La gente è timorosa e poco incline ad accettare il diverso. Chi è più accogliente si sente un po’ impotente di fronte al numero crescente di stranieri in cerca di un lavoro, una casa, una vita dignitosa.
Io penso che dobbiamo essere aperti al cambiamento. Le crisi possono portare a esiti positivi. Cerchiamo di vedere questi nuovi arrivi come la linfa vitale che può aprire nuove strade per l’economia e la cultura. Non arrocchiamoci dentro le nostre mura, ma guardiamo con fiducia a tutte le nuove opportunità che questa gente può creare per sé e per noi tutti.
Migrazioni ci sono sempre state su questo pianeta. Ci si mescola. Inizialmente possono nascere conflitti, ma poi i costumi e le abitudini si contaminano. Gli Europei di domani non saranno gli stessi di oggi ma, si sa, nella storia umana, niente rimane uguale all’infinito.
Su una sola cosa non possiamo transigere: i diritti, conquistati dopo guerre e rivoluzioni, non sono negoziabili. Le libertà sancite dalle nostre Costituzioni devono essere il faro per tutti quelli che vogliono vivere in Europa. Ognuno è libero di seguire i propri precetti religiosi ma senza ledere la libertà altrui. Questa è la lezione che possiamo dare.
Qualcuno pensa che potremmo essere sopraffatti e dover subire un ritorno al “medioevo”. Ma … guardiamoci intorno. Le cose stanno cambiando anche nei paesi più oltranzisti. L’anelito dell’uomo (genere maschile e femminile), dovunque sia, è quello di avere maggior giustizia e libertà.
Carmen