23 agosto (4 mesi)
Sono appena tornata da S. Maria Maggiore, ospite di Luisa e Giancarlo.
Il problema è la mia schiena, stracciata dopo aver preso in braccio per due giorni Letizia e aver fatto qualche lieve salita. Come farò? Che nonna sarò se non posso tenerla in braccio?!
Letizia è da mangiare! Sorride spesso e fa versetti. Forse le stiamo troppo addosso e lei pretende sempre di più. Io sarei più che disponibile a intrattenerla, ma non mi regge la schiena, ahimè!
21 settembre (quasi 5 mesi)
Letizia, croce e delizia!
Piange prima di addormentarsi. Non vorrebbe mai dormire! L’unico modo per non farla piangere sarebbe quello di portarla nel marsupio e farle fare brevi sonni lì dentro. A voler guardare i bambini africani fanno così: dormono e vivono addosso alla madre. Ma questo non fa parte delle nostre abitudini!
Quando succhia il latte dal seno di Irene è uno spettacolo! Succhia e intanto, con la mano libera, tira la catenina di Irene, si aggrappa alla camicetta con senso di possesso. Sembra voglia dire:”Questo è tutto mio, lasciatemi fare in questo mio piccolo paradiso”. Lo sguardo è quello già consapevole della realtà che la circonda.
L’altro giorno ha visto che la mamma me la affidava e, dopo un attimo, si è messa a piangere. Di già. Chissà che urli in futuro!
26 settembre (5 mesi e 2 giorni)
Oggi Letizia è stata un amore! Sorridente, contenta sia prima che dopo il sonno. Ha pianto solo prima di addormentarsi. Nel momento in cui capisce che deve dormire, incomincia a urlare. Con gli occhi chiusi, piangendo e stropicciandosi continuamente gli occhi. Un po’ mi fa pena, poverina! È come se volesse impedirsi di sprofondare nel sonno. Poi s’addormenta e questo pomeriggio ha dormito due ore.
Si è svegliata frignando (forse pensava di essere ancora nella fase del pre-sonnellino) ma appena ha colto la nostra intenzione di tirarla su, ha cominciato a sorridere.
Irene l’ha messa nel marsupio e abbiamo girato un po’ per il paese.
13 ottobre (5 mesi e 20 giorni)
È nato Giovanni. Alla 1 di notte.
Letizia, povera ciccia, ora è il momento delle pappe, che lei rifiuta.
Oggi era così contenta! Parlottava, prendeva i giochi, rideva di gusto quando facevo: bu bu bu e quando mi nascondevo la faccia tra le mani e facevo: bau – cetti! È stata brava anche a prendere sonno. Si è addormentata in un attimo mentre Irene la ninnava un po’ con la mano e le cantava una canzoncina.
Ma le cucchiaiate di pappa insapore non vuole proprio inghiottirle!
23 ottobre (6 mesi)
Ieri la cucciola ha pianto in piscina: degli urli potenti! Era stanca e probabilmente l’acqua non è il suo elemento. Di sicuro è un’esperienza sensoriale in più, però se deve saltare il sonno del mattino e poi scivolar giù sott’acqua, non è nelle condizioni migliori per apprezzare la cosa.
Non ama la pappa col cucchiaio. Speriamo si abitui presto. Quando sono piccoli così sembra di aver davanti una corsa ad ostacoli: dormono – non dormono, mangiano – non mangiano, pappa sì – pappa no …
Non vedo l’ora che ascolti le storie e inizi ad esprimersi parlando. Ha due occhietti svegli e birboncelli. Chissà come ci divertiremo!
27 novembre (7 mesi)
Letizia. Che amore! È in quella fase in cui vuole manifestare la sua gioia, il piacere che prova quando la si cambia e può muovere le gambe in piena libertà, quando si finge di rincorrerla e di prenderla, quando si nasconde il viso, quando si gioca con lei.
Ieri è venuto Giorgio; dopo un po’ l’ha presa in braccio e lei lo guardava sorridendo e poi guardava sua madre per essere rassicurata. Gli tirava la barba e i peli del braccio e guardava sorridendo sua madre. Mi è rimasto impresso il suo sguardo sorridente ma vigile e attento. Sembrava chiedere a sua mamma: va bene? Mi posso fidare? È mio amico? La madre le dà sicurezza.
È tanto bello vederla giocare sul tappeto: prende, assaggia, fa versi con la voce, anzi sperimenta che può produrre suoni se tira il fiato o se lo butta fuori. Ci guarda e ride. Un sorriso sdentato dolcissimo!
24 dicembre (8 mesi)
È Natale. Il primo Natale di Letizia. E io sono una nonna a pezzi. Ho la schiena che non regge e non posso, ahimè, tenerla in braccio neanche per cinque minuti. Che disastro!
Ora mi ascolta quando canto una filastrocca e mi guarda con attenzione. Le piace “Batti batti le manine …” e “Lassù sulla montagna pum pum pum …” e mi segue sorridendo e muovendo le labbra. È tanto carina!
26 dicembre (8 mesi e 2 giorni)
Ieri Letizia aveva un bavaglino rosso che ricordava il suo primo Natale. Aveva la calzamaglia grigia, un vestitino da festa con gonnellino scozzese e golfino rosso scuro. Un bijou!
Sembrava capire che c’era aria di festa. Curiosità iniziale verso i nuovi arrivati: gli zii di Irene e poi … sorrisi a tutti, in risposta agli stimoli che ognuno di noi le dava. Una bambina contenta, felice di essere al centro dell’attenzione.
Quando Daniele le ha messo davanti lo xilofono è rimasta ad ascoltare i suoni prodotti ma, appena agguantava le bacchette, se le metteva in bocca. Il gesto di “fai volar le farfalline” le piace troppo! Gesticola anche lei; le manca solo la parola!
Pare le sia spuntato il primo dentino. Evviva!
28 dicembre (8 mesi e 4 giorni)
Ieri Letizia e Giovanni insieme. Letizia in movimento perpetuo e Giovanni, 2 mesi e mezzo, bello “paciarotto”, tranquillo, fa urletti piccoli, dolci. Bianca una tenera mammina.
Letizia fa versi simpaticissimi. Quando è stupita socchiude la bocca a “culo di gallina” e grufola. Gesticola tanto con le mani. Le allunga per farsi prendere in braccio, accenna al “ciao ciao” e alle “farfalline” e vuole essere portata in giro perché è curiosa e vuole esplorare tutto.
29 dicembre (8 mesi e 5 giorni)
Ieri mattina Letizia è stata qui da me con Daniele. Quanto si diverte con i giochi che mi ha passato Franca! Metto le dita nella paperetta gialla e le muovo il becco dall’interno e lei ride, afferra il becco; così pure con il pesciolino del libretto cartonato. Poi ci sono i giochi più grandi e lei afferra la cornetta e si diverte a picchiare e a far baccano.
Quando si è svegliata, dopo un brevissimo sonnellino, nevicava. Guardava i fiocchi dalla finestra, i tetti bianchi: chissà cosa pensava?
Daniele, prima di partire con la macchina, ha fatto dei segni nella neve accumulata sul tetto e lei osservava intenta.
9 gennaio 2015 (8 mesi e mezzo)
Ieri Letizia al supermercato per la prima volta. Sorrideva, seduta nel carrello, mentre con le manine sperimentava le varie possibilità di attacco centrali e laterali.
Nel reparto frutta e verdura guardava sorridendo tutte le persone che, indaffarate, non badavano a lei. Guardava incuriosita gli scaffali: quanta roba!
Si è stancata dopo circa mezz’ora. Daniele l’ha presa in braccio per un po’ e alle casse è rimasta buona nel carrello.
3 febbraio (9 mesi e 9 gioni)
Letizia domenica mattina ha giocato tanto. Mette in bocca tutto. Le piace togliere gli oggetti dalle scatole e prendere cose piccole con il pollice e l’indice. Si punta molto con i piedi e fa su e giù con le gambe.
Quando ha sonno incomincia a toccarsi l’orecchio sinistro. Che buffa!
Ascolta le filastrocche e mostra di distinguere alcune canzoncine che le piacciono: Patatina, Maramao, La vecchia fattoria …
8 febbraio (9 mesi e mezzo)
Oggi Daniele ha 35 anni!
Ieri è stato qui tutto il giorno con Letizia. Sono arrivati da Milano verso le 11 ma Letizia dormiva e sono rimasti in macchina fino alle 11.40. Quando sono saliti in casa, lei si guardava intorno seria, ma poi ha visto i giochi e ha incominciato a fare degli UUH di stupore e a prenderli uno dopo l’altro.
Le ho preparato la pappa; gliela stavamo dando quando è arrivata Irene zia. Lei la guardava seria e poi si è fatta venire il magone. Temevo non mangiasse più. Guardava la zia e non apriva la bocca. Poi però ci siamo messi a parlare tra di noi, è caduta la tensione e ha ricominciato a mangiare. Più tardi invece era lei che cercava gli sguardi della zia e, se la vedeva distratta, faceva OH! per attirare la sua attenzione.
Più tardi abbiamo mangiato dei mandarini che Daniele ha portato dalla Sicilia. Un po’ di succo mi è andato di traverso e ho cominciato a tossire. Letizia non mi toglieva gli occhi di dosso e, quando ho finito, tossiva lei, ma la cosa più buffa è che, quando è arrivata sua mamma, faceva finta di tossire e mi guardava quasi a spiegarle che mi era venuto un attacco di tosse.
Certo, quando è arrivata sua mamma non c’è più stato verso di distrarla. Voleva solo lei, giocava ma in braccio a lei. Neanche Daniele andava più bene. Periodo di mammite acuta!
17 febbraio (9 mesi e 23 giorni)
Ieri Letizia aveva gli occhi lucidi, tosse e raffreddore. Povera piccola! Ha mangiato poco.
Quanti progressi da una settimana all’altra! Se la si mette nel lettino si attacca alle sbarre e si mette in piedi. Si gira e si rigira e si mette a quattro zampe per raggiungere i vari giocattoli. Ha una tecnica per tirarsi su: mette una gamba piegata sotto il sedere e, in questo modo, si alza con facilità.
Bravo nonno Giancarlo che ha trasformato la tavola da apparecchiare in un rito quotidiano. E Letizia ora mostra di ricordare cosa bisogna andare a prendere: prima i tovaglioli, poi i sottobicchieri, poi i piatti, poi le forchette, poi i coltelli … Bravissima! Fa OH e guida il nonno dove deve andare a recuperare quello che serve.
22 febbraio (quasi 10 mesi)
Che gioia osservare Letizia!
Ieri mi sentiva parlare con Irene di sotto e, quando sono salita in camera, era lì col visino sorridente pronta a scrutarmi. Stava sul lettone col suo papà e mi mostrava tutti i giochi. Le piace girare le pagine cartonate dei libri. Non è facilissimo, per questo ci prende gusto; non è come prendere in mano un oggetto, deve applicare una maggiore coordinazione occhio-mano.
Si appoggia alle gambe di Daniele e si solleva. Fa parecchio movimento ormai. Sono convinta che se sta qualche giorno su un tappeto per terra, si mette a gattonare.
Nel lettino hanno abbassato la base del materasso ma lei trova il modo di aggrapparsi alle sbarre e mettersi in piedi.
4 marzo (10 mesi e 9 giorni)
Quando arriva sua mamma ride e sgambetta che è un piacere! Dice “mamma” ripetendo quello che diciamo noi, ma ora lo fa intenzionalmente e non per caso.
Sul divano si alza, si spinge addosso al nonno Giancarlo, gli tira la cerniera del maglione, poi si risiede, si rialza … E’ tutto un muoversi e un fare!
Sul tappeto si rotola e tenta di aggrapparsi al divano. Usa i giocattoli, ma è più interessata agli oggetti di uso quotidiano: dopo averli assaggiati, li butta per terra e li osserva.
È buffa quando ti guarda ridendo e batte le mani. Io le canto la canzoncina e lei, prima che arrivi il pezzo “… e la Letizia è un bel monello” si chiude a riccio e ride perché si aspetta che le punti il dito sul petto.
8 marzo (10 mesi e 12 giorni)
Se parliamo tra di noi Letizia interviene urlando per accentrare l’attenzione su di sé. Il suo urlare è già un parlare nelle sue intenzioni.
Gioca molto con la voce: ripete suoni, schiocca la lingua, inspira socchiudendo la bocca …
È più attenta a quello che le si dice; probabilmente incomincia a decifrare il significato di qualche parola.
12 marzo (10 mesi e mezzo)
Dice bene “mamma” e lo ripete più volte. Ieri ha giocato tanto con la cornetta del telefono di un giocattolo e continuava a metterla all’orecchio mio e di sua mamma, in modo che noi dicessimo:”Pronto?”
Ha imparato a fare il verso del bacio e, quando i nonni di Milano l’hanno salutata, ha mandato loro dei bacetti.
Quando Daniele è arrivato in casa non stava più nella pelle: sorrideva, allungava le braccia e voleva mostrargli il gioco con la cornetta.
Si muove su brevi distanze, girandosi e dimenando gambe e braccia. Non è ancora un gattonare consapevole ma, comunque, percorre due o tre metri sul divano e sul lettone.
14 marzo (10 mesi e mezzo)
Se si canta “Ma come balli bella bimba” si scatena nel ballo, facendo su e giù con le gambe. È attratta dal “cari-cari” quando le accarezzo lievemente le guance e la invito a fare altrettanto agli altri.
Ora è contenta quando mi vede. Ma, quando vede sua mamma, si emoziona e urla per attirare la sua attenzione.
Ieri ha mostrato di capire il termine “più” nel senso di “non c’è più” e anche lei ripete “pu”.
21 marzo (quasi 11 mesi)
Letizia gattona all’interno del tappeto e sul lettone, e si tira in piedi aggrappandosi al divano, alla spalliera del letto ecc.
Ieri le tiravo la pallina e lei si spostava per prenderla e tirarla. La tira proprio, lanciandola in aria. Non sopporta di vedere oggetti che stanno dentro qualcos’altro. Tu metti dentro e lei scuote finché l’oggetto esce fuori. E se impili una scatola sull’altra, lei deve intervenire subito per buttarle giù.
Gli esercizi di lallazione si fanno sempre più sofisticati. Comprende ormai il significato di alcune parole: anatra, pallina, bacetto, “cari-cari” … Ogni giorno è una nuova scoperta!
25 marzo (11 mesi)
Quando entro in casa, mi sorride e allunga le braccia. Mi mostra tutto ciò che è appeso alle pareti. Gioca per un po’ sul tappeto, gattona come un gattino e toglie i giochi dalla scatola grande.
L’altro giorno si è svegliata dal sonno pomeridiano e, quando sono salita a prenderla, cercava di mettersi in piedi con in mano il suo gufetto. Ci è riuscita. Mi ha fatto tenerezza questo mostrarsi sveglia con il suo gufo! E’ molto affezionata a questo “straccetto” di pezza con due grandi occhi!
4 aprile (11 mesi e 10 giorni)
Ieri Letizia e Giovanni a confronto. Sei mesi di differenza sono molti nel 1° anno di vita! Vederli insieme ha messo in luce tutte le abilità che Letizia ha acquisito in questi mesi. Gattona velocemente e si aggrappa per mettersi in piedi. Quando è in piedi, a volte si stacca per alcuni secondi e rimane in equilibrio sulle due gambe. Con le dita sa prendere bricioline o pelucchi: cose molto piccole. Osserva attentamente tutte le persone presenti: all’inizio diffida di chi non conosce, poi man mano prende confidenza.
Ieri è successa una cosa buffa. Stavo cantando a Giovanni la canzoncina “Questa è la danza del serpente …”. Letizia era alle mie spalle e mi ha tirato per la giacca. Voleva dirmi: “Ma come, non ti rivolgi a me?”. Gelosia?! Mah! Che ridere!
6 aprile (11 mesi e 12 giorni)
Pasqua tutti a pranzo da me. Letizia era felice di vederci tutti riuniti intorno al tavolo: sorrideva e dava gridolini di gioia.
A casa mia ha riscoperto i vecchi giocattoli: ora, con mano abile, sa far girare il cagnolino e l’altro giochino che ruota su se stesso. A Robecco era al centro dell’attenzione e batteva le mani con soddisfazione. Momenti di grande tenerezza con la sua mamma sul divano. Anche con la zia Irene ha preso confidenza e avvicinava la sua testa in un gioco d’intesa.
Quando agguanta un cellulare lo gira e lo rigira, intanto parlotta a modo suo. È simpatica e bellissima!
12 aprile (11 mesi e mezzo)
Ieri con Letizia abbiamo percorso un tratto lungo il naviglio. Al ritorno stava cavalcioni sulle spalle di Daniele, aggrappandosi ai suoi capelli.
Sull’altalena ride tanto. Era attratta dai bambini che si tiravano la palla. Le interessano i bambini un po’ più grandi di lei, meno quelli piccolini. È già proiettata a imitare chi fa e sa più di lei.
19 aprile (11 mesi e 3 settimane)
A Letizia piace porgere un oggetto a uno o all’altro degli adulti che le stanno intorno e, quando allungano la mano per prenderlo, ritirarlo. È un gioco che la diverte molto. Le piace anche togliersi le calze. A volte fa fatica, ma lei agguanta la punta del calzino e tira tira finché riesce a toglierlo dal piede.
Con l’indice e il pollice raccoglie le cose più minute, briciole o pallini dei tessuti e ce li offre.
22 aprile (quasi un anno)
Ieri ho tenuto Letizia giù in cortile per circa un’ora e mezza. C’erano quattro bambini sui cinque anni, con le loro bici, che si rincorrevano, si sparavano, si buttavano per terra e gridavano. C’era la mamma di uno dei bambini con un cagnolino e due nonne sedute a chiacchierare. Letizia era attentissima. Seduta sul passeggino, è stata attratta prima dal cagnolino, poi dal vocio e dal continuo movimento dei bambini: li seguiva con lo sguardo e dava ogni tanto dei gridolini. Osservava pure le due nonne e mi sorrideva.
C’era un pallone abbandonato in un angolo e delle margherite. Mi ha fatto segno che voleva avvicinarsi. Le ho dato in mano una margherita e con soddisfazione le strappava i petali e parlottava.
23 aprile
A casa della zia Loredana Letizia osserva con piacere i pappagallini, le due gatte e la cagnolina in gabbia. Oggi mostrava il muro e diceva “pu” perché ieri vedeva lì una lucertola e oggi non c’era più.
24 aprile (1 anno)
Letizia ha un anno. “Pulce” per il papà, “pastrocchiella” per la mamma, “cucciola”, “micina” ed altri nomignoli per una bimba bella che ci ha conquistato!!