Il film di Sorrentino ha vinto l’Oscar per il miglior film straniero, ma non tutti l’apprezzano.
I detrattori dicono che la città di Roma e l’Italia che vengono rappresentate sono un po’ stereotipate: la bellezza è quella dei monumenti ma la gente è mediocre, piccoli intellettuali un po’ cafoni che passano il loro tempo da una festa in terrazza a un salotto, in un ambiente degradato e corrotto.
Chi lo esalta mette invece in rilievo la bellezza della città eterna, che emerge soprattutto nel vagare notturno del protagonista, e la fatica del vivere che è uguale dappertutto al di là della città di provenienza e della condizione sociale, in un’epoca senza utopie e senza principi.
Le citazioni del Fellini della Dolce vita sono fin troppo evidenti. Per qualcuno ciò significa rimasticare qualcosa di già visto, per qualcun altro è rielaborare immagini culturali diventate patrimonio di ognuno di noi, alla luce della vita di oggi.
Tu cosa ne pensi? Che cosa ti ha colpito maggiormente?